Olografia e Ologrammi
L’Olografia è una tecnica di registrazione delle immagini in 3 dimensioni REALI che permette di registrare e riprodurre una scena in tutta la sua interezza (dal greco Holos=intero e Grafè=scrittura). Infatti, diversamente dalla Fotografia che registra solamente la posizione e l’intensità della luce dei vari punti che costituiscono l’immagine, l’Olografia registra anche la fase della luce. L’immagine è registrata nella lastra olografica sotto forma di una «figura di interferenza» tra i 2 fasci che la colpiscono (fascio di riferimento e fascio oggetto) prodotti tramite un fascio di luce LASER. Una volta sviluppata, la lastra olografica di per sé non riporta nessuna immagine intellegibile con la normale luce. Per riprodurre la scena, è sufficiente illuminare l’ologramma con un fascio di luce LASER identico al fascio di riferimento. La figura di interferenza registrata sulla lastra, codificherà la luce del LASER, ri-creando il «fascio oggetto» e, di conseguenza l’intera scena in 3 dimensioni che sarà visibile dell’osservatore esattamente come è stata ripresa.
L’Olografia è stata scoperta nel 1947 dal Fisico ungherese Dennis Gabor (1900-1979) il quale creò i primi rudimentali utilizzando alcune righe spettrali della luce emessa da una lampada a vapori di mercurio. La qualità di tali ologrammi era bassissima in quanto tale luce, pur essendo monocromatica non aveva elevate qualità di coerenza. Con l’avvento del LASER l’Olografia poté essere largamente dimostrata ed impiegata sia come forma d’arte sia come strumento anticontraffazione (vista la difficolta e l’alto costo richiesto per la loro realizzaizone, banconote e carte di credito contengono ologrammi). Altre applicazioni dell’Olografia ricadono nel settore della registrazione dei dati (Memorie Olografiche) in qunto è possibile registrare una quantità elevatissima di informazini in uno spazio molto piccolo.
Per la scoperta dell’ Olografia, Dennis Gabor fu insignito del Premio Nobel per la Fisica nel 1971.
